Epitelio Sensoriale

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epitelio sensoriale papille gustative

Agli epiteli sensoriali appartengono le cellule gustative (che percepiscono sensazioni del gusto) e le cellule acustiche e vestibolari dell’orecchio interno (in grado di recepire suoni e variazioni di accelerazione).
Tali cellule sono prive di prolungamenti assonici e dendritici e, pertanto, vengono definite cellule sensoriali secondarie. Si distinguono quindi dalle cellule sensoriali primarie che al contrario sono neuroni periferici con funzione di recettori.

 
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Indice:

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Cellule Acustiche


L’orecchio interno è situato nel labirinto osseo del temporale ed è costituito dal sistema uditivo (che comprende il dotto cocleare) e dall’organo vestibolare (formato da utricolo, sacculo e 3 canali semicircolari). All’interno del dotto cocleare si trova l’organo di Corti che è l’elemento epiteliale sensoriale responsabile della ricezione degli stimoli acustici.

L’organo di Corti è costituito da due citotipi, specializzati nella traduzione del segnale sonoro in segnale nervoso (quindi da meccanico a elettrochimico):

  • Cellule acustiche interne, disposte in singola fila. Sono corte e dotate di nucleo centrale.
  • Cellule acustiche esterne, disposte in 3 o 4 file. sono più allungate e il loro nucleo si trova in posizione basale.

epitelio sensoriale organo corti

Sulla superficie apicale di entrambi i citotipi sono presenti 50/100 stereociglia di altezza decrescente. Quando le onde sonore sollecitano l’orecchio interno, le stereociglia subiscono uno spostamento meccanico che causa l’apertura di canali ionici e la conseguente depolarizzazione di membrana.

Si verifica così l’ingresso di ioni Ca2+ e il rilascio di un neurotrasmettitore dal polo basale (dove sono presenti sinapsi a nastro). A questo livello vengono stimolate le terminazioni nervose afferenti, il segnale decorre dunque lungo il nervo acustico ed arriva fino al cervello.

Per regolare la funzionalità delle cellule acustiche vi sono delle terminazioni nervose efferenti che tuttavia formano sinapsi solo con le cellule esterne.

 

Cellule Vestibolari


L’organo vestibolare è in grado di recepire gli stimoli di accelerazione lineare della testa, mediante la macula del sacculo e dell’utricolo, e di accelerazione angolare (dovuti a movimenti di rotazione) attraverso le creste ampollari dei 3 canali semicircolari.

Le macule del sacculo (piano verticale) e dell’utricolo (piano orizzontale) sono disposte in direzioni ortogonali fra loro in modo da recepire le accelerazioni in piani diversi. Sono formate da un singolo strato di cellule epiteliali di sostegno, che poggiano sulla lamina basale e sono prive di capacità recettoriale. In tale strato sono immerse cellule capellute di tipo I e di tipo II.

epitelio sensoriale, cellule capellute

Le cellule capellute di tipo I sono poco colorabili. Vengono dette cellule a fiasco per via della forma slargata alla base, dov’è situato il nucleo. Si restringono nella zona apicale dalla cui superficie si proiettano 50/100 stereociglia di altezza crescente.

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Al di sotto delle stereociglia si trova una piastra cuticolare costituita da microfilamenti di actina che contribuisce a mantenerle erette, impedendo che collassino nel citoplasma. A un’estremità della cellula si trova un chinociglio, dotato di assonema e corpuscolo basale, la cui funzione è probabilmente quella di orientare correttamente le stereociglia durante la morfogenesi.

Le cellule capellute di tipo II sono anche definite cellule colonnari, sono più slanciate e hanno un nucleo centrale. Sono innervate attraverso una terminazione nervosa più piccola rispetto a quelle di tipo I.

Le stereociglia di entrambi i tipi cellulari si inseriscono nei pori della membrana otolitica, una struttura gelatinosa costituita da glicoproteine e proteoglicani in cui sono immersi gli otoliti (cristalli di carbonato di calcio che servono a generare inerzia nella membrana).

Cambiamenti della posizione della testa fanno muovere tale membrana, la quale di conseguenza piega le stereociglia causando l’apertura dei canali del calcio. Gli ioni Ca2+ entrando nella cellula causano il rilascio di neurotrasmettitore.

Entrambi i tipi cellulari formano sinapsi con neuroni efferenti con funzione inibitoria (modulazione della sensibilità).

Le creste ampollari possiedono una struttura analoga a quella delle macule del sacculo e dell’utricolo ma la membrana gelatinosa che sormonta le cellule sensitive è priva di otoliti e viene definita cupola.

 

Cellule Gustative


I calici gustativi sono chemocettori del senso del gusto.

Nell’uomo sono presenti in media circa 3000 gemme gustative localizzate nello spessore dell’epitelio di tutte le papille linguali TRANNE che in quelle filiformi.

epitelio sensoriale, cellule gustative

Le gemme gustative hanno la forma di un barilotto e si aprono alla superficie dell’epitelio attraverso uno stretto poro gustativo. Ogni gemma contiene dalle 20 alle 80 cellule fusiformi orientate perpendicolarmente alla lamina basale e proiettate verso il poro gustativo.

Il ciclo vitale di tali cellule dura circa 10 giorni e a partire da un pool di staminali porta alla formazione di una cellula gustativa immatura, che in seguito diverrà matura e sarà destinata a morire.

Le cellule gustative immature e mature possiedono microvilli sulla superficie apicale, che sporgono nel poro gustativo. Alla superficie basale, invece, entrano in contatto con terminazioni nervose di fibre amieliniche afferenti.

Quando una sostanza penetra nel poro gustativo, si lega a un recettore (TR1 o TR2) presente sulla membrana dei microvilli della cellula gustativa. L’interazione ligando-recettore provoca l’insorgenza di un potenziale d’azione che fa aprire i canali del calcio. L’accumulo intracellulare di ioni Ca2+ favorisce la secrezione di neurotrasmettitori che vanno a stimolare la terminazione nervosa collegata.


 


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  • Alcuni recettori sono sensibili a più di una sensazione gustativa.
  • I gusti percepiti sono dolce, amaro, salato, acido e glutammato di sodio.
  • Si è ipotizzata la possibilità di percezione di un gusto associato ai lipidi.
  • Le sensazioni relative al gusto sono strettamente legate a quelle dell’olfatto.

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[box type=”bio”]Testi di riferimento:

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